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Le chiavi del coraggio

3 consigli e strategie da utilizzare per (ri)trovare il proprio coraggio e manifestare se stessi nella vita quotidiana.


A cat looking at a window

Ogni persona - con tempi, modalità e approcci diversi - affronta nella vita delle fasi di cambiamento o dei momenti specifici che, con la forza di una sola scelta, ci richiedono di utilizzare tutto il coraggio di cui siamo capaci. Forse stai leggendo queste parole perché ti sei buttato con coraggio in qualcosa di nuovo e ora sei nella fase di destabilizzazione che succede al grande salto; o forse hai scelto di aprire questo articolo perché ti stai trovando di fronte a quel bivio fra la paura del cambiamento e la “comodità” (forse non felice, ma perlomeno già conosciuta) della strada di sempre.


In entrambi i casi, ecco alcune chiavi che possono aiutarti concretamente a dare direzione al tuo presente, allineandolo con i tuoi sogni, aspirazioni, inclinazioni… con la tua verità interiore. Il coraggio ha delle chiavi fondamentali che è necessario imparare a maneggiare per far sì che un’idea diventi una possibilità concreta di rinnovamento e gioia!


Rendi possibile il tuo obiettivo


Se stai cercando coraggio, se pensi di non averlo, se vorresti con tutto il cuore dare forma ad un desiderio ma la paura di attanaglia… pianifica. Trasforma il desiderio in obiettivo! Una teoria senza un piano di realizzazione, non avrà mai la forza per materializzarsi sul piano della realtà. Per farlo, prendiamo in considerazione il metodo S.M.A.R.T, studiato da Peter Druck come metodo di valutazione della validità degli obiettivi. Ecco come dovrebbe essere un obiettivo:

  1. S = Specific (specifico)

  2. M = Measurable (misurabile)

  3. A = Achievable (raggiungibile)

  4. R = Realistic (realistico)

  5. T = Time-based (Temporizzabile, cioè concretizzabile in tempi stabiliti)

La prima chiave per prendere confidenza con il coraggio di compiere una scelta è, dunque, studiarne la messa in opera: plasmare il desiderio su basi concrete attribuendogli queste caratteristiche, lo renderanno materialmente perseguibile.

Ciò consentirà anche di evitare dispendiose divagazioni emotive o iper-razionalizzanti, a livello di tempo e di energie psichiche. Darsi la possibilità di scegliere di convogliare tutte le nostre funzioni (pensiero, sensazione, emozione, immaginazione, impulso, intuizione, volontà) verso qualcosa di realizzabile, ne determina il possibile risultato. Se il tuo desiderio diventa “S.M.A.R.T”, lo potrai percepire come un obiettivo concreto, contendendoti la possibilità di trovare nella pianificazione stessa, le risorse per attivare il coraggio dentro di te!


Integra la paura


“Ci si deve addentrare nell’oscurità per poter emanare la propria luce. Quando reprimiamo un qualunque sentimento o impulso, reprimiamo anche ciò che è diametralmente opposto”.

Questa è una bellissima citazione del libro Illumina il tuo lato oscuro, un capolavoro scritto da Debbie Ford che con una splendida narrativa e tanti esempi ed esercitazioni ricorda l’importanza di riconoscere il proprio lato oscuro per ritrovarne la luce. Spesso di fronte alla paura agiamo in due modi: crediamo che il modo migliore per superarla sia fare finta che non esista, agendo come se non ne avessimo, oppure restiamo semplicemente imbrigliati in ciò che da difficile passa ad apparire impossibile. L’immagine che abbiamo di noi stessi genera un’emozione che genera, a sua volta, un’azione. Ma se l’immagine di partenza racconta di una persona che non si sente in grado di cambiare, non meritevole di essere felice, che prova ansia o angoscia e l’azione è in realtà una “non-azione”, un blocco…


Non è sicuramente forzando l’azione, che lavoreremo in funzione della nostra paura! Certo, in qualche circostanza l’escamotage potrebbe funzionare, ma il disagio non si sarebbe risolto alla radice. Il coraggio non è assenza di paura, anzi. In un certo senso implica convivere con quella paura per trasformarla in qualcosa di luminoso per se stessi, magari riconoscendone i lati positivi! Infatti, anche la paura ha qualità positive da accogliere e ringraziare. Per esempio, in alcuni momenti la paura può essere stata un invito alla prudenza, in altri un modo per farti riflettere sulla condizione di ciò che stavi per intraprendere. Infine, può aver stimolato la consapevolezza dell’importanza di un momento di passaggio. Per lavorare sulla paura puoi fare una lista delle situazioni in cui hai provato paura di fronte ad una sfida, un cambiamento, un’opportunità. Hai agito? Ti sei fermato? Ma soprattutto… cosa pensavi di poter o non poter fare/essere meritare? Compilare la lista aiuta a rendersi conto di un aspetto importante: abbracciare la paura significa porsi in un atteggiamento innovativo rispetto all’abitudine, che passa dal considerarla nemica a compagna, fornendoci l’occasione giusta per rivedere le nostre immagini interiori, cioè come crediamo di essere comprendendo perchè si attiva la paura in un alcune particolari circostanze.


Ricorda: non esiste coraggio senza vulnerabilità


La terza chiave apre le porte al fluire del coraggio nella nostra vita. Non esiste coraggio senza vulnerabilità, anzi, si è davvero coraggiosi solo quando si onora la propria vulnerabilità. Ogni volta che si ha coraggio ci si espone al rischio della vulnerabilità, e allo stesso tempo ci vuole estremo coraggio per permettersi di essere, o mostrarsi, vulnerabili. Nessuna persona coraggiosa è riuscita ad evitare il rischio di fare brutta figura, di essere giudicato o peggio ancora deriso per i propri sogni e le proprie posizioni, di “fallire” (se davvero nella vita fosse possibile farlo).

Non è un caso che l’etimologia della parola coraggio risalga al latino cor: per essere coraggiosi si deve tenere il cuore fra le mani, assumendosi responsabilità e rischi nonostante tutto, esponendosi nudi al mondo.

C’è tanta vulnerabilità nel coraggio e riconoscerlo è davvero la svolta per sentirsi in ogni momento degni di merito e di valore, di fronte alle proprie piccole/grandi imprese di vita. Avevi mai pensato che essere coraggiosi non significa essere tutti di un pezzo, non provare timore, andare a spada tratta contro tutto e tutti, ma agire comunque con entusiasmo, motivazione e fiducia accettando tutte le nostre difficoltà? Questo sì che è Coraggio. E come dice Brené Brown “La vulnerabilità è la culla dell’innovazione, della creatività e del cambiamento”, perché da questo spazio di totale incertezza si può trovare la forza più grande, quella che crea e genera il filo della propria esistenza felice. Su Netflix puoi trovare il meraviglioso speech di Brené su questo tema, intitolato “Call to Courage” (Trovare il coraggio). Il suo intervento è ricco di empatia, ironia e profondità perché da professoressa di Sociologia all'Università di Houston, ha dedicato tutta la sua carriera a temi come la vulnerabilità, la vergogna, il coraggio, il merito, l’imperfezione e li racconta alla perfezione.


Buona vita, e grazie al coraggio in ognuno di noi!

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Mi chiamo Chiara e sono counsellor professionista

Mi occupo di percorsi  individuali di counselling e letture di tarocchi, per facilitare il cambiamento, ritrovare il coraggio, prendere decisioni e coltivare la propria pratica, sia di vita che meditativa.

Amo scrivere: in questo spazio racconto riflessioni, storie e proposte del mio lavoro.

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